Manuela T. Mihoci
Pages 25-31
DOI: 10.5840/cultura20074117
ABSTRACT
Parlare” del linguaggio sembra un pleonasmo eppure ¢ una necessita che proviene dal fatto che unico essere che ha una lingua, nel senso dell’espressione della comunicazione articolata, ¢ Puomo. Tl filosofo tedesco H.G. Gadamer affermava in uno dei suoi studi: LI uomo ¢ Pessere che dispone di logos: di lingua, di distanza rispetto a quello che ci viene imposto in modo diretto; egli ¢ libero a scegliere il bene e a conoscere la verita — e pud anche ridere. Nelle sue profondita, Puomo ¢& un essere #orico”. Questa sua qualita di essere un essere teorico (il vocabolo latino equivalente sarebbe cntemplazione nel contesto di Gadamer), riunird due domande differenti: che cosa ¢ il linguaggio? e che cosa ¢ ‘nomo? Non possiamo tispondere a una domanda, ignorando Paltra, quindi la linguistica diventa un punto centrale a cui si rapportano tutte le altre discipline socio-umanistiche, perché infatti la coscienza dell’’uomo prova a capire che cosa ha in comune con il mondo circostante ¢ desidera avvicinarsi a questo mondo, a questa esistenza ¢ scoprire il suo scopo. II filosofo francese M. Merleau-Ponty sosteneva pure il fatto che il linguaggio non ¢é solo una forma di comunicazione, ¢ wun modo del corpo umano di vivere e di celebrare il mondo™. Le capacita umane mettono in valore anche la diversita dei modi e dei linguaggi, ¢ le forme di manifestazione e trasmissione delle informazioni sono varie. E vero che ¢’¢ informazione anche nel mondo animale, ma solo ‘uvomo ¢ capace di creare un dialogo, quello scambio linguistico in ‘ Gadamer H.G., Eloginl teorici. Mogtenirea Enrpei, Trad. de Octavian Nicolae si Val. Panaitescu, Ed. Polirom, lai, 1999, p. 36 > Verges André, Crs de filosafie, Trad. de Alex. V. Dragan, Ed. Humanitas, Bucuresti, 1995, p. 100.